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Il grido dei morti. La prima guerra mondiale: il più atroce conflitto di ogni tempo Copertina flessibile – 9 maggio 2017

4,2 4,2 su 5 stelle 33 voti

Porta d'accesso al "secolo breve", guerra che avrebbe dovuto porre fine a tutte le guerre, "inutile strage": il primo conflitto mondiale fu una tragedia che costò la vita a oltre nove milioni di persone. La Grande guerra fu lo sbocco finale della corsa agli armamenti perseguita dalle principali potenze europee (in particolare dalla Germania), il frutto avvelenato dell'imperialismo. Ma davvero il Reich tedesco rappresentava una minaccia per l'ordine e la stabilità dell'Europa? Davvero si trattò di un conflitto inevitabile? A queste e altre domande risponde lo storico Niall Ferguson. Muovendosi in una interdisciplinare "terra di nessuno", confrontando dati economici e finanziari, rileggendo i testi dei "poeti di guerra", gli articoli dei principali quotidiani dell'epoca, come pure i libri di memorie o i documenti diplomatici, Ferguson fa piazza pulita di tanti miti e luoghi comuni e solleva questioni cruciali che intaccano alla radice la nostra percezione e conoscenza della prima guerra mondiale: è vero che l'opinione pubblica accolse la guerra con entusiasmo? Chi vinse la pace, o meglio, a chi toccò di pagare il prezzo della guerra? E soprattutto: ne valse la pena? Alla fine "Il grido dei morti", nelle sue conclusioni, ci consegna un'unica, terribile verità: la prima guerra mondiale non fu soltanto una tragedia. Fu il più grave errore della storia moderna.
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Dettagli prodotto

  • Editore ‏ : ‎ Mondadori (9 maggio 2017)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 590 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8804676671
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8804676676
  • Peso articolo ‏ : ‎ 740 g
  • Dimensioni ‏ : ‎ 16.5 x 3.4 x 23.1 cm
  • Recensioni dei clienti:
    4,2 4,2 su 5 stelle 33 voti

Informazioni sull'autore

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Niall Ferguson
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Recensioni clienti

4,2 su 5 stelle
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33 valutazioni globali

Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 21 dicembre 2020
Conoscere la storia è fondamentale, questo libro risulta essere ben scritto, appassiona e coinvolge illustrando aspetti a volte reconditi del passato. Lettura consigliatissimi per gli amanti del genere.
Una persona l'ha trovato utile
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Recensito in Italia il 5 settembre 2019
Sono un appassionato della grande guerra perché è stata così cruenta ma ancora a noi vicina per insegnarci come è facile spogliarsi della propria umanità in breve tempo
4 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 18 febbraio 2016
Ferguson è storico di valore e volutamente iconoclasta. Anche qui dimostra ottima padronanza dell'argomento e originalità di trattazione. In particolare l'analisi militare prende atto degli ultimi studi, uscendo dal cliché dei generali asini e soldati leoni. Particolarmente stimolanti ho trovato i capitoli di carattere economico, illuminanti sull'andamento e sull'esito della guerra, combattuta dai tedeschi con maggior efficienza non solo militare ma economica rispetto agli Alleati. Il contrario della Seconda.
6 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 17 dicembre 2018
Grande libro, consigliato sicuramente a tutti gli amanti della nostra storia.
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Recensito in Italia il 29 novembre 2021
Cercavo un libro sulla Prima Guerra Mondiale che potesse darmi una visione più rivolta all'aspetto sociologico che ha caratterizzato il conflitto, ma solo in parte ha soddisfatto le mie aspettative.
L'autore cerca di rispondere alle giuste domande ma sfruttando elementi molto tecnici quali analisi economiche sul PIL, titoli di stato, produzione bellica ed altro, rendendo la lettura molto pesante e di difficile sintesi per un lettore comune: difficilmente sono riuscito a mantenere la giusta attenzione per più di 20 pagine a sessione. Solo nelle conclusioni finali fornisce il giusto riassunto a quanto affrontato in maniera più contratta e chiara.

Ne consiglio la lettura a chi ama approfondire gli aspetti tecnici che ho sopraindicato, ma meno a chi preferisce un quadro orientato più agli aspetti sociologici intrinsechi del periodo e dell'evento in se.
3 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 5 novembre 2014
Consiglio a tutti soprattutto ai ragazzi delle scuole. Si legge d'un fiato. Istruttivo. Sono stato contento di leggerlo. Provatelo anche voi.
4 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 23 aprile 2021
Le prime 50 pagine cioè l'introduzione e il primo capitolo non fanno altro che parlare di romanzi scritti in quegli anni, non c'è altro, non ci sono altre informazioni dopodiché se si avanza nelle pagine c'è si qualche informazione in più ma messe lì in modo noioso, ci sono molti libri tipo mattoni molto belli, questo no un libro NOIOSO e LUNGHISSIMO di tantissime pagine, se non volete morire di noia, se non volete avere un libro che dopo 10 pagine vi ha già fatto venire la voglia di usarlo per accendere il fuoco 🔥 EVITATE DI COMPRARLO in caso contrario, questo libro prenderà fuoco molto bene.
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Le recensioni migliori da altri paesi

Andrea Z
4,0 su 5 stelle Ottima lettura, ma impegnativa
Recensito in Francia il 3 gennaio 2022
Tramite un'approfondita analisi socio-economica, l'autore cerca di rispondere a numerose domande estremamente interessanti come: la guerra fu davvero inevitabile? Perché la Germania, più efficiente militarmente, non vinse? Perché l'Intesa, nettamente più ricca, ebbe tante difficoltà a vincere? Perché i soldati continuarono a combattere in condizioni estreme e perché, a un certo punto, smisero di farlo? Chi pagò veramente per la guerra?
Le premesse sono ottime, e infatti consiglio questa lettura a chiunque sia appassionato della Grande guerra e voglia approfondire questi soggetti.
Tuttavia, faccio qualche precisazione per avvisare i lettori che magari si aspettano qualcosa di diverso:
-il libro non narra gli eventi della guerra, non descrive battaglie; non vi è una cronologia né un riassunto degli avvenimenti. Insomma, quest'opera si indirizza a chi è già familiare con la storia di questo conflitto, non a chi cerca di avvicinarcisi
-l'analisi è fatta principalmente da un punto di vista economico; sono necessarie alcune nozioni generali di economia per potere apprezzare appieno l'opera. In diversi passaggi, sembra davvero di leggere un testo di economia
-il libro parla quasi esclusivamente di Regno Unito (in primis) e Germania. Cosa che ha senso di per sé, dato che furono i due attori principali di questo conflitto. Francia, USA e Russia si ritagliano qualche raro spazio, ma austriaci ed italiani sono praticamente ignorati, salvo qualche tabella o trafiletto ogni tanto. Penso sia giusto quindi informare il lettore: se volete saperne di più sull'Italia durante la guerra, non è la lettura che fa per voi.