1️⃣ IL PACKAGING.🎁Ho acquistato questo prodotto, perché non ero soddisfatto della brillantezza di piatti e bicchieri ottenuta con i classici detersivi per lavastoviglie “tutto in uno”. Ho scelto, in particolare, il brillantante PRILL, poiché è in commercio da molti di anni: lo usava mia madre🥰. A produrlo è la multinazionale chimica tedesca Henkel (che oltre venti anni fa ha acquisito il brand dal colosso statunitense Procter & Gamble), la quale, attraverso portafoglio di marchi estremamente ampio, opera in tre differenti aree strategiche: la “home care” (prodotti casalinghi, come detersivi per il bucato e per i piatti), la “personal care” (prodotti per l’igiene personale, quali shampoo, dentifricio, tintura per capelli e bagnoschiuma) e quella degli “Adhesives, Sealants & Surface Treatment” (adesivi, sigillanti e prodotti per il trattamento delle superfici).Tra le due versioni disponibili – classica e al limone – ho scelto la prima, poiché la fragranza di agrumi, seppur gradevole, a volte si rivela eccessiva (come si suol dire, “il troppo stroppia”🤮). L’unico formato in commercio è quello da 500 ml, la cui confezione è rappresentata da un flacone in polietilene blu, il quale, essendo trasparente, permette il costante monitoraggio del quantitativo residuo. Prendendo in mano questa bottiglia, mi sono immediatamente reso conto della sua ragguardevole maneggevolezza; la sua forma ergonomica assicura una presa salda e confortevole, che, come ho avuto modo di constatare in séguito, non viene meno neanche quando la mano non è perfettamente asciutta e/o pulita. Una peculiarità, questa, non di poco conto, in quanto la buona maneggiabilità del contenitore è strumentale al corretto riempimento (senza “noiose” fuoriuscite di liquido💧) dell’apposita vaschetta della lavastoviglie, il quale è notevolmente favorito dal comodo beccuccio, lungo e inclinato, di cui è dotato il tappo. Quest’ultimo, realizzato in polipropilene rosso, è del tipo “a pressione”; garantisce un’ottima tenuta e, nel contempo, risulta piuttosto agevole sia da aprire che da chiudere.Il packaging in parola ha l’ulteriore pregio di essere altamente sostenibile, visto che è composto esclusivamente da materiali riciclati e facilmente riciclabili. Consultando il sito web del fabbricante, emerge, in effetti, una sua particolare attenzione per la tematica ecologica, testimoniata dall’impiego di soli stabilimenti che operano con il 100% di energia elettrica rinnovabile e non generano rifiuti in discarica. Da parte di Henkel vi è, inoltre, un generale impegno costante alla riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica, che tende, tra l’altro, a compensare, promuovendo vari progetti per lo sviluppo delle energie rinnovabili in diverse parti del mondo. I nostri stabilimenti2️⃣ L’ETICHETTATURA.☣L’etichettatura, in italiano, risulta intelligibile ed esauriente, grazie anche ai numerosi pittogrammi presenti, che facilitano e velocizzano l’apprendimento dei passaggi da effettuare. Tra le altre cose, illustra: le caratteristiche del prodotto, le modalità di utilizzo, i pericoli che possono derivare da un uso improprio e la composizione, la quale è conforme al Regolamento (CE) n. 648/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio, relativo ai detergenti (in particolare, il contenuto di tensioattivi non ionici ricompreso tra il 5 e il 15%). Compare, inoltre, la data e il lotto di produzione; non è, invece, specificato a chiare lettere in quale degli innumerevoli stabilimenti proprietari (alcuni anche italiani🟩⬜🟥) il detersivo viene realizzato.Di fianco all’indicazione del quantitativo contenuto (500 ml), c’è la “℮” rappresentativa del c.d. “simbolo di stima”, la quale certifica che il divario tra la quantità effettiva contenuta nella confezione e quella nominale riportata in etichetta non eccede i limiti fissati dalla normativa dell’Unione Europea. Trattandosi di un additivo per posate e stoviglie, non troviamo né il c.d. “TMC” (“termine minimo di conservazione”), ossia quello solitamente espresso dalla formula “Da consumarsi preferibilmente…”, né il c.d. “PAO” (“period after opening”), ovvero quel simbolo grafico rappresentato da un barattolo aperto recante un numero seguìto dalla lettera “M” (che sta per “mesi”), il quale indica l’arco di tempo entro cui il prodotto (solitamente un cosmetico) può essere utilizzato senza “rischio sanitario”, cioè senza effetti nocivi per il consumatore.3️⃣ IL BRILLANTANTE.🌟L’utilizzo di quest’additivo incolore, dal leggero profumo di aceto. non richiede particolari accortezze: basta riempirci l’apposita vaschetta della lavastoviglie. Laddove su piatti, posate e, soprattutto, bicchieri si notino delle striature arcobaleno o macchie d’acqua, occorrerà modificare le impostazioni del brillantante sull’elettrodomestico, seguendo il manuale d’uso di quest’ultimo. Nel primo caso bisognerà fare in modo di ridurre la dose automatica di brillantate e nel secondo di incrementarla.In queste ultime settimane il verificarsi di alcune piacevoli ricorrenze mi ha imposto un largo uso della lavastoviglie e, quindi, dell’additivo in parola, che ho utilizzato in abbinamento a un normale detersivo. Sulla scorta del riscontro ottenuto, posso affermare che si è rivelato molto valido.Come accennato in apertura, Pril Brillantante è un prodotto largamente rodato, in commercio da innumerevoli anni. In questa recente riformulazione “Duo Power Expert” mi è apparso, però, ancor più efficace: stoviglie, posate, pentole, contenitori e utensili vari, a prescindere dal loro materiale costitutivo (polimeri compresi), si asciugano per bene e in maniera molto rapida, risultando particolarmente brillanti e senza gore d’acqua, tracce di calcare o altre patine opache; soprattutto i bicchieri sono incantevoli, a riprova dell’efficienza del c.d. “Agente Proteggi Vetro”, che connota la nuova formula. Tutto ciò a dispetto della notevole durezza dell’acqua che serve la zona dove abito.Con l’aggiunta di questo brillantante al detersivo che uso ormai da anni non ho registrato danni a carico degli oggetti lavati (compresi i piatti decorati e le posate d’argento) e, inoltre, nessun componente del mio nucleo familiare, nell’espletare il suo turno di lavaggio dei piatti, ha accusato reazioni allergiche o d’intolleranza😥.4️⃣ LE CONSIDERAZIONI FINALI.🤔👨‍💻Le apprezzabili doti di questo prodotto, sinora ampiamente celebrate, sono, a mio giudizio, sufficienti a giustificare il prezzo di 2,19 euro, al quale viene attualmente commercializzato il flacone in commento, che, ricordiamo, è da 500 ml. Il predetto importo, sulla scòrta di un’accurata analisi comparativa, estesa anche alle offerte presenti nelle ultime settimane sui volantini della “GDO”🛒, si rivela pure abbastanza competitivo🤑; soprattutto, se si tiene conto che non si tratta di un formato scorta😌.